Ciao a tutte e a tutti,
eccoci con un nuovo appuntamento a Quintiliani 🚇
Fra un’incredibile sagra della castagna a Canepina - preparativi per l’ennesimo spin-off futuribile di questa newsletter, La mia Tuscia - e il tentativo di rispondere in modo diverso alla domanda “ma che ne pensi del nuovo disco di Calcutta?”, è passato anche questo ottobre. Un ottobre che come sempre a Roma significa ottobrata, quest’anno fin troppo calda. Oggi rimetto il piumone, ma niente di serio.
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🎃 Lemuria
Per me Halloween è una cosa seria.
Essendo (stato) metallaro, amante dei film horror e dei romanzi gotici, quando arriva ottobre comincia a venirmi voglia di guardare Hellraiser per la trecentesima volta, di riascoltare tutta la discografia dei Cradle of Filth in ordine cronologico e di sognare Monica Bellucci in Bram Stoker’s Dracula di Francis Ford Coppola.
La ragione più ancestrale di questo sentimento, però, è che nel mio paese della Puglia, Noci, esiste una tradizione chiamata L’aneme di muerte. Quando ero piccolo, il 2 novembre, ci si vestiva con gli abiti dei nonni e si andava a bussare alle porte dei vicini per raccogliere dolciumi. Un rituale che ricorda da vicino le usanze di Halloween e di cui Chiara Longo, ex-caporedattrice di Rockit nonché mia prima rappresentante d’istituto al liceo, scrisse in questo articolo che puntualmente ogni anno torno a leggere e condividere con orgoglio.
Mi dicono che ormai anche a Noci i bambini chiedono “dolcetto o scherzetto?” il 31 ottobre come il mondo anglosassone ha imposto, ma quello che è stato resta per me indelebile.
Ciò detto, senza necessità di ricorrere a chissà quali travestimenti né di indugiare nell’annuale pippa mentale “ma ha senso festeggiare Halloween a Roma?”, ecco un po’ di cose da fare stasera per celebrare la festa dei morti (che in realtà gli antichi Romani celebravano come Lemuria o Lemuralia a maggio):
come ogni martedì il Baronato Quattro Bellezze apre le sue porte, e stasera festeggia anche il suo primo compleanno. La novità di oggi è il Teatro delle Bellezze, una nuova location in piazza dei Coronari dove i riti del baronato proseguiranno fino a notte fonda.
al Cinema Troisi c’è Dario Argento che presenta lo storico film “La casa”, al culmine di alcune giornate dedicate al cinema dell’orrore. Tutto ciò significa che, presumibilmente, il regista non sarà come ogni al suo Profondo Rosso Store in Prati per il tradizione incontro di Halloween con i fan;
per chi vuole ballicchiare senza fare tardi, il Mercato di Testaccio è aperto fino a mezzanotte con dj-set di Bob Corsi;
sempre a Testaccio ma alla Pelanda, sempre senza fare troppo tardi, una bella joint-venture tra Fischio (il chiosco di piazzale degli Eroi), Romaeuropa Festival e Radio Raheem con Suono, con live e dj-set fra elettronica, dream pop e synth;
per un Halloween all’insegna degli anni ‘90, Borghetta Stile festeggia all’Acrobax;
chiude i battenti il Forte Antenne: stasera si balla per L’ultimo rito, alle porte alcuni lavori di riqualificazione da parte del Comune (sperando che non durino in eterno);
per tutto il resto cercate su Zero.
Se invece fra oggi e domani volete affacciarvi nel mondo del macabro romano, vi consiglio un paio di posti suggestivi e che ogni volta scopro essere meno conosciuti di quanto mi aspettassi:
Cripta dei Cappuccini
In via Veneto, superati i rimasugli di Dolce Vita e l’Hard Rock Cafè, c’è la chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, al cui interno c’è una cripta incredibile con diverse cappelle che raccolgono le ossa di oltre 4mila frati. All’ingresso, la scritta «Quello che voi siete noi eravamo; quello che noi siamo voi sarete». Imperdibile.
Il “piccolo Duomo di Milano”
I miei genitori possono confermare che ho una fissa per la chiesa del Sacro Cuore di Gesù da quando venni a Roma per la prima volta, a luglio 2001. Ciò che non sapevo fino a poco tempo fa è che, all’interno di questa chiesa neogotica di inizio Novecento che si vede passando sul Lungotevere in zona Prati, c’è il Museo delle anime del Purgatorio, realizzato per il volere di un sacerdote che, nel corso di un incendio avvenuto durante la costruzione della chiesa, riconobbe fra le colonne rimaste in piedi una bruciatura che sembrava raffigurare il volto di un uomo. Oggi il museo contiene varie testimonianze che “documenterebbero le manifestazioni ultraterrene delle anime dei defunti”: niente di assurdo eh, ma se volete curiosare ci sta.
🇲🇽 BONUS TRACK: qualche anno fa ho mangiato a El Jalapeño, una taqueria messicana al mercato Irnerio in zona Cornelia. Posto pazzesco e molto autentico (ne scrissi anche su Zero). In questi giorni che coincidono con el Día de los Muertos è possibile anche mangiare pietanze messicane che vengono preparate solo per quest’occasione, come il pan de muerto. Luogo dell’anima, letteralmente.
PS: se di Halloween non ve ne frega nulla - non vi giudico - oggi ricorrono trent’anni esatti dalla morte di Federico Fellini, probabilmente il non romano più influente a Roma del Novecento. Ricordatelo guardando un suo film e avrete fatto tutto giusto.
Altre cose da fare 👇
Vita Lenta da Edicola Erno (1/11)
Ho capito che Vita Lenta era diventato qualcosa di molto più grande del “progetto del mio amico
” quando l’ho visto taggato nelle storie di Elodie o Damiamo dei Måneskin. E quando ha intercettato i primi hater, ovviamente.Dopo collaborazioni con Marco Mengoni, Gucci e Loropiana (e non solo), mercoledì 1° novembre, dalle 18:00, Vita Lenta si impadronisce di Edicola Erno in Prati con merch rinnovato, un poster in edizione limitata realizzato da Santomanifesto, vecchi e nuovi adesivi e vini naturali (ovviamente).
Roma Jazz Festival (2-26/11)
Negli ultimi anni le rassegne jazz di Roma non sono più un ritrovo di vecchi parrucconi impomatati, ma pulsano di suoni e contemporaneità. Si potrebbe osare ancora di più, ma chi come me è un medio conoscitore del genere può già accontentarsi. Nella speranza che, citando Gilles Peterson, il confine tra la club culture e il jazz scompaia sempre più.
Da venerdì 2 e per tutto il mese di novembre, fra Auditorium Parco della Musica, Monk e altri luoghi capitolini, torna il Roma Jazz Festival. Fra i miei personali highlights nel programma di quest’anno:
MonoNeon al Monk domenica 5, per un’overdose di basso e groove;
Nduduzo Makhathini Trio all’Auditorium giovedì 9, per un viaggio in Sudafrica;
Raffaele Casarano all’Auditorium sabato 18, per un viaggio più corto nel Salento;
Eishan Ensemble all’Auditorium mercoledì 22, per un mix fra Australia, Iran e Medio Oriente;
Hutchings Bekkas Drake Trio all’Auditorium domenica 26, per genuflettersi dinanzi a Shabaka Hutchings, re della nuova scena jazz inglese.
Bei concerti a cui andare se non andate al C2C a Torino
Solitamente il primo weekend di novembre prevede l’esodo verso i lidi sabaudi per il Club2Club, ma se siete fra chi come me resterà a Roma, questo fine settimana ci sono diverse possibilità interessanti per non rosicare troppo (sabato 4 davvero vorrei il dono dell’ubiquità):
Italia 90 @ Wishlist: dopo due sold-out in due anni al TrentaFormiche, la band post-punk inglese torna a Roma e trasloca a San Lorenzo in una venue un po’ più grande. Se le altre volte ve li siete persi, stavolta non avete scuse [3/11];
The Murder Capital @ Largo Venue: sempre post-punk, ma dall’Irlanda. Questo è uno dei concerti della stagione, indubbiamente [4/11];
Daniela Pes + Indian Wells @ Angelo Mai: se non siete interessati all’ennesima band del revival post-punk e volete muovervi su altre coordinate, per la preview di Manifesto Fest doppietta gagliarda con la beniamina di Iosonouncane e lo show a/v del producer calabrese [4/11];
Ellende @ Traffic: dall’Austria, un progetto rappresentativo per capire dov’è andato a parare il black metal nell’ultimo decennio [4/11];
Alva Noto + Ensemble Modern @ Auditorium Parco della Musica: il compositore tedesco torna nuovamente al RomaEuropa Festival - dove lo vidi già nel 2019 con “Two” insieme al compianto Ryūichi Sakamoto - per presentare la quarta parte del suo progetto Xerrox [4/11].
Cinemaspagna (5-12/11)
Domenica scorsa sono stato al Cinema Barberini a vedere “C’è ancora domani”, il primo film da regista di Paola Cortellesi. Mi è piaciuto moltissimo e mi ha anche emozionato: un film che riesce a farti odiare un personaggio interpretato da Valerio Mastandrea è evidentemente un film riuscito, altrimenti non si spiega.
Il Cinema Barberini è stato rinnovato ormai da un po’ ed è davvero comodo: alcune sale hanno i divani - provati, una goduria - e anche i pouf per stendere le gambe se malauguratamente riesci a prenotare solo i posti in prima fila (com’è successo domenica, visto che la proiezione era presentata dal cast).
Tutto questo per dire che, oltre a consigliarvi di cuore il film di Cortellesi, potreste provare i divani del Barberini in occasione della 16^ edizione del Festival del cine Español y latinoamericano. Una settimana di proiezioni con un programma bello vario che trovate qui.
Mo vediamo
Qualche altro appuntamento per i prossimi giorni, senza pretese di esaustività:
da giovedì 2 a domenica 5 vintage un tanto al chilo con Vintage Vinokilo Festival a Officine Farneto;
venerdì 3 Karaoke Indie al Monk;
domenica 5 all’Alcazar terzo appuntamento della stagione di Spaghetti Unplugged;
lunedì 6 al Largo Venue torna La Domenica dell’Attore, di cui vi ho già parlato qui;
martedì 7 cala al TrentaFormiche il collettivo tribal-psichedelico portoghese Gala Drop, mi sa che ne val la pena;
venerdì 10 al Monk secondo appuntamento con il format ODD, con la prima volta in Italia di Ahadadream.
Ci risentiamo fra non molto!